Le Certificazioni vetri per l’edilizia sono oggi parte integrante dell’attività di tanti professionisti che operano nel settore edile.

Nell’edilizia moderna, il vetro non è più solo un elemento trasparente, che separa gli ambienti interni da quelli esterni. È diventato un componente strutturale, di sicurezza e di efficienza energetica, e la sua corretta selezione e installazione sono cruciali per la buona riuscita di qualsiasi progetto.

Come possiamo essere sicuri che il vetro che scegliamo sia all’altezza non solo delle nostre aspettative, ma soprattutto delle normative vigenti?

La risposta risiede nelle certificazioni vetri per l’edilizia e in questo articolo vi spieghiamo perché sono importanti e quali sono le principali.

Perché sono importanti le certificazioni vetri per l’edilizia?

Le certificazioni sono attestazioni ufficiali che garantiscono che vetrocamera o vetro stratificato rispettino determinati standard normativi e qualitativi.

Questi standard riguardano aspetti fondamentali come:

Ignorare l’importanza di queste certificazioni vetri per l’edilizia significa compromettere non solo la sicurezza degli occupanti, ma anche l’efficienza energetica dell’edificio e la sua conformità legale.

Non si tratta di una mera burocrazia, ma di una garanzia di qualità, prestazioni e sicurezza e sono importanti perché:

  • assicurano la conformità alle leggi e normative europee e nazionali
  • garantiscono la sicurezza degli utenti e la protezione degli edifici
  • offrono una garanzia sulla qualità e sulle prestazioni del prodotto
  • sono spesso requisito obbligatorio per l’utilizzo in specifici contesti edilizi
  • ti permettono di lavorare con serenità in ogni fase del progetto.

La Marcatura CE del vetro: il sigillo di conformità

E’ un vero sigillo di conformità la Marcatura CE del vetro ed è obbligatorio, non si tratta quindi di un marchio di qualità facoltativo o di origine di un prodotto come il DOP o DOC del vino.

La Marcatura CE è un requisito fondamentale che lega tutte le certificazioni vetri per l’edilizia, garantendone la libera circolazione e l’uso nel mercato europeo.

Ogni prodotto che viene commercializzato all’interno dell’Unione Europea deve essere marcato CE, e il vetro per edilizia non fa eccezione.

Questo marchio è una dichiarazione da parte del fabbricante che il prodotto è conforme a tutte le direttive e i regolamenti europei pertinenti, comprese le norme armonizzate che stabiliscono le prestazioni e i requisiti di sicurezza.

La Marcatura CE, può venire apposta solo se esiste la Dichiarazione delle Caratteristiche Prestazionali (DoP – Declaration of Performances) e deve essere:

  • visibile
  • leggibile
  • indelebile.

Le modalità di applicazione del marchio CE sul vetro variano a seconda del tipo di prodotto e delle indicazioni della norma:

  • applicazione sul vetro: questo è il caso tipico del vetro temperato (ne abbiamo parlato ampliamente nell’articolo Soluzioni in vetro personalizzate: trasparenza su misura per ogni progetto), che una volta prodotto non può più essere ritagliato o modificato senza perdere le sue caratteristiche, per cui il marchio è impresso direttamente sulla lastra.
  • applicazione sopra l’etichetta, l’imballo o sul foglio di accompagnamento: questa modalità è comune per i materiali soggetti a successivi ritagli o frazionamenti, come ad esempio le lastre di vetro stratificato che verranno poi tagliate su misura per diverse applicazioni.

La presenza della Marcatura CE è un indicatore imprescindibile che un vetro per edilizia rispetta gli standard di sicurezza e prestazionali richiesti, offrendo una garanzia sulla qualità e la conformità delle certificazioni vetri per l’edilizia a cui si riferisce.

Quando si parla di vetri per l’edilizia, la certificazione non è un optional.
È garanzia di sicurezza, prestazioni e conformità normativa: la base per ogni progetto serio.

Quali sono le principali certificazioni vetri per l’edilizia?

Quali sono dunque le principali certificazioni vetri per l’edilizia che ogni professionista del settore dovrebbe conoscere e richiedere?

Vediamole insieme

  • UNI EN 12150 (Vetro di Sicurezza Termicamente Temperato): questa è una delle certificazioni più comuni e importanti. Riguarda il vetro temperato, un tipo di vetro di sicurezza trattato termicamente per aumentarne la resistenza agli urti. In caso di rottura, si frantuma in piccoli frammenti non taglienti, riducendo drasticamente il rischio di lesioni gravi. È fondamentale per applicazioni come porte doccia, parapetti e alcune finestre.

  • UNI EN 14449 (Vetro Stratificato e Vetro Stratificato di Sicurezza): questa norma si concentra sul vetro stratificato, composto da due o più lastre di vetro unite da uno o più strati intermedi (generalmente di PVB – polivinilbutirrale). La certificazione garantisce che, in caso di rottura, i frammenti di vetro rimangano aderenti allo strato intermedio, impedendo la caduta di pezzi e mantenendo l’integrità strutturale della lastra. È essenziale per vetrate di grandi dimensioni, lucernari, facciate continue e tutte quelle applicazioni dove la sicurezza anticaduta o antieffrazione è prioritaria.

  • UNI EN 1279 (Vetro Isolante – la Vetrocamera): questa certificazione è cruciale per le vetrate isolanti, comunemente conosciute come vetrocamere, ovvero le classiche finestre a doppio o triplo vetro con camera d’aria (o gas, come Argon o Kripton) interposta. La norma attesta non solo le prestazioni termiche (valore Ug​, che indica la dispersione di calore attraverso il vetro) e acustiche del vetro isolante, ma anche la sua durabilità e, aspetto fondamentale per la vetrocamera, la tenuta ermetica della sigillatura per prevenire la formazione di condensa all’interno della camera. Una vetrocamera non certificata o mal sigillata può rapidamente perdere le sue proprietà isolanti, compromettendo seriamente l’efficienza energetica dell’edificio e il comfort abitativo. Per questo motivo, la verifica della conformità alla UNI EN 1279 è un passaggio ineludibile per assicurare prestazioni ottimali nel tempo.

  • UNI EN 12600 (Resistenza all’Impatto di Vetrate in Edilizia): questa certificazione classifica il vetro in base alla sua resistenza all’impatto umano, simulando l’urto di una persona contro la vetrata. È fondamentale per determinare se un vetro è adatto a essere utilizzato in aree dove c’è rischio di collisione, come porte a vetri o vetrate a tutta altezza. La classificazione (ad esempio 1(B)1 o 2(B)2) indica il livello di sicurezza offerto.

Certificazioni vetri per l’edilizia: non solo il vetro va analizzato

Quando si parla di vetrocamera certificata, non basta che le lastre in vetro siano conformi: anche i materiali che compongono l’intercapedine e i sigillanti devono rispettare precisi standard europei. La durabilità e le performance termiche dipendono in larga parte proprio dalla qualità di questi componenti.

Quindi, per te diventa importante sapere che per un’ottimo vetro anche:

  • sali
  • butile
  • gas
  • canalina

devono essere certificati ed a norma.

Sali disidratanti (essiccanti)

I sali assorbenti (molecole disidratanti) servono ad assorbire l’umidità residua all’interno dell’intercapedine per evitare la formazione di condensa.
Normativa di riferimento:

UNI EN 1279-2: specifica i metodi di prova per verificare l’efficacia del disidratante nel tempo.

Un essiccante non conforme può compromettere la sigillatura, causando appannamento, calo dell’isolamento e decadimento della vetrocamera.

Sigillanti e butile

Il butile è il primo sigillante che assicura l’ermeticità all’umidità e ai gas nella vetrocamera. Il secondo sigillante (solitamente polisolfuro, silicone o poliuretano) completa la stabilità meccanica.

Norme di riferimento:

  • UNI EN 1279-4: stabilisce i requisiti per i componenti sigillanti, incluso il butile.
  • UNI EN 1279-6: valuta l’impatto di questi materiali sulle prestazioni della vetrocamera finita.

Un butile certificato garantisce tenuta ermetica nel tempo, elemento chiave per evitare perdite di gas o infiltrazioni.

Gas isolanti (argon, krypton, xenon)

I gas inerti immessi nell’intercapedine migliorano l’isolamento termico. La quantità, la purezza e la tenuta nel tempo sono elementi certificati.

Normativa:

UNI EN 1279-3: verifica la capacità della vetrocamera di trattenere il gas per un lungo periodo (tenuta al gas).

Le migliori vetrocamere mantengono almeno il 90% del gas dopo 10 anni, secondo i requisiti della norma.

Canalina distanziatrice (spacer)

La canalina separa le lastre e contiene l’essiccante. I nuovi sistemi warm edge riducono la dispersione termica al bordo.

Certificazioni e test rilevanti:

Conforme a UNI EN 1279-1 e UNI EN 1279-6

Test su conduttività termica, adesione ai sigillanti e resistenza alla corrosione

I distanziatori warm edge (in plastica rinforzata, acciaio inox o silicone) devono ridurre il valore Ψ (psi) per aumentare l’efficienza della finestra

In sintesi

Ogni componente della vetrocamera (sali, butile, gas e canalina) è sottoposto a normative rigorose. Verificare la conformità alle norme UNI EN 1279 è essenziale per garantire:

  • prestazioni certificate
  • durata nel tempo
  • accesso a incentivi e detrazioni fiscali

Chi sceglie solo in base al prezzo spesso rinuncia a questi standard, mettendo a rischio il comfort, la sicurezza e il valore dell’intero progetto.

L’importanza di richiedere e verificare le certificazioni

Come esperti del settore, abbiamo la responsabilità di garantire che i materiali che utilizziamo siano conformi e sicuri. Richiedere le certificazioni vetri per l’edilizia e la relativa Marcatura CE ai fornitori non è un optional, ma un dovere.

Verificare la documentazione allegata ai prodotti e assicurarsi che siano stati sottoposti ai test necessari è un passaggio non negoziabile.

In conclusione, la scelta del vetro in un progetto edilizio non può essere lasciata al caso. Le certificazioni vetri per l’edilizia, supportate dalla fondamentale Marcatura CE, rappresentano il pilastro su cui si fonda la sicurezza, l’efficienza e la conformità normativa.

Investire in vetri certificati significa investire nella qualità e nella durabilità dell’edificio, garantendo tranquillità a progettisti, costruttori e, soprattutto, a chi vivrà o lavorerà in quegli spazi. Non sottovalutate mai il potere di una certificazione: è la vostra garanzia di un lavoro fatto a regola d’arte

Per questo, devi scegliere un fornitore affidabile e trasparente come la Vetreria Valmarecchia.

Affianchiamo ogni giorno imprese e professionisti con prodotti certificati, documentazione completa e supporto tecnico puntuale.

Se hai domande, scrivici o chiamaci: la qualità comincia da una scelta consapevole.

La marcatura CE non è un dettaglio da catalogo. È ciò che fa la differenza tra un vetro conforme e uno che, se installato, può metterti nei guai.
Non scegliere solo in base al prezzo. Scegli in base a ciò che protegge davvero il tuo progetto, il tuo cliente, e la tua responsabilità.

FAQ

Sì. Un vetro non certificato può portare a condensa interna, scarsa efficienza termica, rotture non controllate, problemi al collaudo o addirittura contenziosi. Il risparmio iniziale può trasformarsi in spese impreviste e perdita di credibilità.

Richiedi sempre la Marcatura CE e la Dichiarazione di Prestazione (DoP). Controlla che siano presenti le certificazioni UNI EN (es. 1279 per vetrocamera, 12150 per temperato, 14449 per stratificato). Un fornitore serio li consegna con il prodotto, senza doverli inseguire.

Assolutamente. Una vetrocamera ben progettata migliora l’isolamento acustico e termico, riducendo rumori e consumi. Migliora le recensioni, abbassa i costi e aumenta il valore percepito della struttura. Un investimento che ritorna.

Usa solo vetri stratificati o temprati certificati, in base alla destinazione d’uso. Le certificazioni UNI EN (es. 12600 e 14449) sono obbligatorie in molte applicazioni. Se mancano, rischi contestazioni, responsabilità diretta e blocchi in fase di collaudo.

Sì, ed è consigliato. Indica esplicitamente le norme di riferimento (es. UNI EN 1279, UNI EN 14449) e richiedi la dichiarazione CE. Questo tutela il progetto e rende più chiara la selezione dei materiali in fase di gara e fornitura.

Perché protegge i tuoi collaboratori da tagli e infortuni durante la posa. È una scelta concreta di sicurezza e rispetto sul lavoro.